mercoledì 22 luglio 2015

FONDO ANTICO

Finora,non sono mai stata in Sicilia e non so perchè ma quando La immagino,subito  "riemergono" questi versi di una versione latina:
"Sicilia magna insula Italiae est......Siciliae incolae terram insulae fecundam et apricam colunt et magnam olearum uvarumque copiam colligunt"
("La Sicilia è una grande isola dell'Italia....Gli abitanti della Sicilia coltivano la terra dell'isola fertile e soleggiata e raccolgono una grande abbondanza di olive e di uve")
Ed è proprio di Uve che parlerò,e per l'esattezza di una giovane azienda agricola,Fondo Antico,






nata nel 1995 e sita a Rilievo,frazione tra Trapani e Marsala,
di proprietà della famiglia Polizzotti Scuderi, i cui 80 ettari circa di vigneti,grillo,nero d'avola e sirah,si estendono  tra fichi d'india,uliveti e limoneti.
Controlli scrupolosi,sono applicati a tutte le fasi di produzione,dalla raccolta all'imbottigliamento delle uve che,vengono lavorate nelle cantine di famiglia,dotate delle più innovative tecnologie settoriali.
Passione e competenza sono alla base di tutto.
Nonostante la "giovane età",l'azienda ha già all'attivo molti premi,tra cui il riconoscimento Ecofriendly 2015!
Dall'azienda ho ricevuto queste due bottiglie di vino,entrambe ottenute da uve Nero d'Avola:




-Aprile,un rosato (scheda tecnica) che io ho abbinato a questo piatto a base di alici marinate e alici saltate in padella e condite con aceto e menta




e l'ho utilizzato anche per preparare delle ciambellette al vino e uva passa




Qui la ricetta.

Mi ha letteralmente conquistato con il suo retrogusto fruttato al sentore di ciliegia e la sua leggera gradazione alcolica.

-Nero d'Avola,un rosso  (scheda tecnica)
che io ho abbinato alle crespelle alla farina integrale di farro ripiene di ricotta e fiordilatte e ricoperte di besciamella e funghi porcini 





Molto fresco,fruttato,si può abbinare sia ai piatti a base di carne che di pesce,ma anche ai formaggi stagionati(confesso che ho un po azzardato l'abbinamento non essendoci questi).
Adoro il suo colore rosso rubino.
Se vi ho incuriosito almeno un po,cliccando qui potrete ordinare anche voi una bottiglia di Aprile o Nero d'Avola,che,costano rispettivamente 7,00 e 8,50 euro.
Rinnovo i miei ringraziamenti all'Azienda per la fiducia e l'opportunità e vi invito a visitare il loro sito 
e la loro pagina facebook 




mercoledì 8 luglio 2015

De Cecco


A pranzo o a cena,si sa,per noi italiani,portare in tavola un piatto di pasta è un "diktat",non a caso gli stranieri ci identificano con la locuzione "Pizza,Pasta e Mandolino".
Di paste sul mercato ce ne sono tante,ma quante di queste meritano di mantenere alto il nome della nostra Patria????
Grazie al progetto con trnd





ho potuto testare le qualità della Pasta De Cecco e ,posso affermare senza alcun dubbio che è davvero un'eccellenza : ruvidità e porosità ottenute grazie alla trafilatura in bronzo,fanno si che il condimento venga"catturato" senza scivolare via ;durante la cottura non si incolla ,e resta sempre al dente,si adatta perfettamente ad ogni tipo di condimento,valorizzando e i sughi più elaborati,e quelli più semplici,
inoltre,l' essiccatura lenta permette di non alterare le proprietà organolettiche dei grani.
De Cecco sceglie solo le migliori varietà di grano duro,italiano e non,che subiscono accurati controlli prima della molitura,cui segue l'impasto che si effettua solo con acqua pura di sorgente che conferisce un'ottima tenuta di cottura.
Ecco alcuni piatti:

-con funghi porcini e salsiccia



-con ragù alla genovese(e qui ho potuto vedere come la pasta abbia assorbito il liquido in eccesso ma senza diventare"scotta")



-alla carbonara


Le origini:
Tutto ebbe inizio,nel 1886,in un borgo abruzzese,Fara San Martino,da Filippo De Cecco,figlio di Don Nicola,mugnaio di professione,che fondò il Molino e Pastificio dei fratelli De Cecco.
Filippo,per dare maggiore visibilità a livello internazionale alla loro Pasta,prese parte alla World's Columbian Exposition di Chicago,nel 1893,dove vinse diploma e medaglia d'oro per la "struttura superiore, il colore e la tenacità dopo la cottura".
In seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale,gli stabilimenti andarono distrutti,ma seguì la fase di ricostruzione e il boom si ebbe nel decennio  degli anni '50-60' cui seguì l'ascesa con la conseguente apertura di nuovi stabilimenti.
Oggi  a capo dell'azienda vi sono gli eredi del fondatore, Filippo Antonio, Saturnino e Giuseppe Aristide De Cecco che operano combinando tradizioni e tecniche moderne,dal 1886 ai giorni nostri.

De Cecco offre oltre 200 formati di pasta e non solo
Dunque cosa aspettate?????

E son sicura che gli spaghetti mangiati con tanta ingordigia dal "Principe" ,altri non erano che De Cecco!!!!!



Tranquilli,se non avete voglia di correre a comprarLa poichè fa troppo caldo,c'è l e-shop, e non avete più scuse!!!!!!!!